Fiore all’occhiello di Trevi, la Raccolta d’Arte di San Francesco è una tappa imperdibile nella visita del borgo. Ospitato nell’antico convento omonimo dei frati francescani, è diventato sede museale nel 1996 e ad oggi comprende: l’Antiquarium, la Pinacoteca, la Chiesa di San Francesco e il Museo della Civiltà dell’Ulivo. E’ un polo di grande importanza, in cui sono conservati oggetti e reperti che raccontano la vera storia della città.
ANTIQUARIUM : espone materiali di scavo (cippi, iscrizioni, terrecotte) provenienti soprattutto dalla località Pietrarossa, sito dell’antico municipio romano di Trebiae. I recenti scavi archeologici hanno portato alla luce, sempre a Pietrarossa, una necropoli longobarda. Tra oggetti rinvenuti, la tomba di una donna anziana con scheletro e corredo funerario databile al VII secolo d. C.
PINACOTECA : distribuita su tre sale, accoglie opere di straordinario interesse storico-artistico del periodo medievale e rinascimentale, come: trittico e quadrittico con le Storie della vita di Cristo di Giovanni di Corraduccio, l’Incoronazione della Vergine di Giovanni di Pietro, detto lo Spagna, una Madonna con il Bambino del periodo giovanile del Pinturicchio e la grande pala d’altare con l’Assunzione della Vergine e santi di Alessandro Turchi detto l’Orbetto.
CHIESA DI SAN FRANCESCO : sorge su un più antico edificio sacro costruito nel 1268 e dedicato alla Madonna. L’abside presenta nelle pareti affreschi della prima metà del XIV secolo, raffiguranti le Storie della Vita della Madonna. Di notevole pregio la croce da iconostasi del primo trecento e l’organo monumentale costruito dal mastro Paolo Pietro di Paolo di Montefalco e considerato, già nel 1500, “rarissimo esemplare superstite di quel tipo che nel Rinascimento veniva definito organo da muro”.
MUSEO DELLA CIVILTÀ DELL’ULIVO : non poteva mancare a Trevi un Museo dedicato al microcosmo legato alla coltivazione dell’ulivo e alla produzione dell’olio nell’ambiente trevano e in ambiente mediterraneo. L’olio non è solo un prodotto di eccellenza della zona di Trevi, ma la sua coltivazione è qualcosa che si è radicata nel territorio umbro entrando a far parte della storia e delle tradizioni delle sue genti. L’itinerario di visita si apre con il racconto di un coltivatore del luogo che, anche con l’aiuto di espressioni dialettali, accompagna all’interno del ciclo della coltivazione dell’ulivo, della produzione e conservazione dell’olio, con indicazioni sulle tecniche di lavorazione ed estrattive, i rituali, le superstizioni e le credenze religiose tipicamente locali. Il percorso prosegue in quattro sezioni dal carattere didattico: botanica; conosciamo l’olio e l’ulivo; l’ulivo simbolo di pace; storia dell’ulivo.
CHIOSTRO : Il Chiostro presenta nelle lunette affreschi raffiguranti le Storie della vita di san Francesco, opera di Bernardino Gagliardi, pittore nato a Città di Castello nel 1609 e morto a Perugia nel 1660. La presenza del pittore a Trevi si lega ad un pittoresco anedotto: l’artista, “di carattere piuttosto caldo” si sarebbe infatti ritirato presso i Francescani per “aver forte menato le mani” in Perugia. In questo periodo di esilio realizzò le lunette del Chiostro, dei tondi con gli evangelisti e santi nell’ambiente che raccoglie le epigrafi adiacente al chiostro e le decorazioni della foresteria: le tre virtù cardinali: Fede, Speranza e Carità e la virtù monastica della Continenza; al centro della volta l’estasi di san Francesco. Gli affreschi sono stati realizzati nel 1645.